Walter e il suo Monster 900

“Con lui mi sento di nuovo adolescente!”

Ho visto il Monster per la prima volta nel ‘97, quando un ragazzo l’aveva parcheggiato davanti al mio ufficio. In quel preciso istante mi sono ripromesso “un giorno avrò un Monster”. Avevo un debito con la mia adolescenza, perché i miei genitori si rifiutarono di comprarmi la moto. Quando mi decisi al grande passo, andai a vederla in concessionaria il martedì, firmai il contratto il mercoledì e il sabato la portai a casa. In occasione dei suoi 100mila km ho dato una festa in suo onore nel ristorante che gestivo a Milano, dedicandole anche una poesia. 

È una moto che ti consente altissimi livelli di personalizzazione: la mia è in continua evoluzione, ogni anno le cambio qualcosa, rendendola così davvero unica. Il viaggio che ricordo con più piacere e nostalgia fu la prima vera vacanza in moto, in Corsica, con un amico. Solo noi, le nostre moto, le tende e due settimane di accampamenti dove capitava. Per non parlare, poi, del WDW: ho saltato solo il primo perché lavoravo, ma dal 2010 sono sempre venuto. Attualmente faccio un lavoro stagionale che mi costringe a lavorare sempre nei mesi estivi, ma quest’inverno, quando ho cambiato il lavoro, ho subito avvisato il mio nuovo capo: a luglio io sarei stato qui, dovevo venire a suonare con la Monster Band, il gruppo che ho creato qualche anno fa. Abbiamo provato a suonare all’interno della manifestazione anche l’anno scorso, ma non era proprio possibile così ci siamo posizionati sull’aiuola che si trova appena fuori dal cancello di ingresso e abbiamo suonato per mezz'ora con le chitarre acustiche e gli amplificatori a batteria. Siamo stati così bravi che quest’anno abbiamo avuto il via libera per suonare all’interno della manifestazione.