Lorenzo e il suo Monster 1200

“Il Monster è una moto dal supercarattere!”

Ho visto il Monster per la prima volta quando ero ragazzino, in una pubblicità: Loris Capirossi in sella a un 695 diceva “così si diventa Ducatisti”. Ne rimasi folgorato e mio padre se ne accorse. Dopo qualche tempo mi accompagnò in concessionaria “solo per vederla”, mi disse. Ma una volta dentro, vedendo il mio entusiasmo, esclamò “va bene, la prendiamo”. E oggi sono al mio terzo Monster.

Il superpotere di questa moto è il suo “supercarattere”, che spazia dalla sportività, alla franchezza, alla sua essenzialità. Una moto così non può che dare un’infinita sensazione di libertà: quando accelero sento distintamente che la ruota posteriore spazza via i miei problemi, 100 metri lontano da me. 

Con il Monster ho fatto uno dei miei viaggi più belli proprio per venire al WDW quest’anno: buona parte della strada l’ho percorsa con gli amici, poi sono passato a prendere la fidanzata e siamo arrivati qui. Questo viaggio contiene tutto: l’amicizia, l’amore, la strada percorsa in moto, le giornate di sole.

E poi entrare da quei cancelli e sapere che potrei scambiare due chiacchiere con qualunque persona delle 80mila che vedo, sapendo che mi risponderebbero tutti con cordialità e entusiasmo.